GIOVEDÌ SANTO - 1 APRILE 2021

Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto.

Ci siamo tutti al banchetto dell'Ultima Cena, con Gesù e i Dodici.

Gesù nel bel mezzo della cena ci stupisce. Si alza da tavola. Si spoglia delle sue vesti, si cinge il grembiule, prende un secchio d’acqua e inizia a lavare i piedi. Senza fare distinzioni tra i piedi del traditore e i piedi del discepolo amato, tra i piedi degli amici e quelli dei nemici. E questa sera, anche i nostri piedi, sono nelle mani di Gesù, così come sono.

Com’è faticoso Signore, cingerci il grembiule, sapersi inginocchiare e lavare i piedi dei nostri fratelli e sorelle, senza fare distinzioni, senza criticare, senza avere sempre l’ultima parola. Quante volte Signore nel mio cuore vince l’egoismo e non l’amore. 

VENERDÌ SANTO - 2 APRILE 2021

Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Affinché si compisse la scrittura Gesù ha fatto tutto quello che era stato predetto. Sapeva come sarebbe andata a finire ma non ha fatto nulla per cambiarne la rotta.

Perché, pur sapendo, non ha fatto nulla? Il mondo, invece, farebbe di tutto per sapere in anticipo, per non sbagliare, per non morire.

È compiuto!

A fine giornata, quest'affermazione risuona come una domanda personale.

"Sono riuscito anch'io a seguire quel modo di vivere della Scrittura" o perlomeno nonostante i miei sbagli "Signore, perdonami, va che ci ho provato davvero!"

Due parole ci dona morendo sulla Croce: "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?" e "Padre nelle tue mani affido il mio spirito". Oggi Gesù, è muore in Croce anche per me.

SABATO SANTO - 3 APRILE 2021

Un giorno contrassegnato dal silenzio, un giorno che potrebbe apparire “tempo morto”, svuotato di senso. Anche i vangeli tacciono su questo “grande sabato”: il racconto della passione di Gesù si arresta alla sera del venerdì. 

Tacciono le campane, non ci sono fiammelle accese nelle chiese spoglie, né canti… Anche la preghiera dei cristiani si fa silenziosa ed è carica soprattutto di attesa: attesa di ciò che muterà profondamente ogni cosa, ogni storia.

L'amore che da la vita è capace di attese; di sostare pazientemente per capire più a fondo il mistero dell'altro, non divora per sè, ma costruisce insieme.   L'attesa non rende forse tutto più bello, riempiendo ogni gesto, attenzione, sguardo di significato?

E allora  sostiamo davanti alla Croce di Gesù e facciamo risuonare in noi questo mistero meraviglioso.